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Il centro Stavros Niarchos di Atene: un progetto sorprendente

Un capolavoro architettonico e ingegneristico, un inno alla cultura e all’arte, un luogo aperto alla città e per la città, un simbolo di rinascita. Il nuovo Centro Culturale Stavros Niarchos è tutto questo. Il Gruppo Cavatorta ha avuto l’opportunità di partecipare a questo straordinario progetto, contribuendo alla realizzazione del rivoluzionario Solar Canopy. Qui vi raccontiamo sfide, numeri, traguardi e protagonisti del progetto e il contributo offerto da Cavatorta per la sua realizzazione.

LA COMMITTENZA E LE ISTITUZIONI OSPITATE

Un nuovo maestoso centro culturale nel cuore di Atene, a pochi chilometri dall’Acropoli e a ridosso del mare, in corrispondenza di uno dei più antichi porti della città, nel quartiere Kallithea, in un’area occupata in passato dall’ippodromo e poi, in tempi più recenti, da un anonimo parcheggio.

La committenza è di assoluto prestigio: si tratta della Fondazione filantropica dedicata a Stavros Niarchos uno degli uomini più ricchi al mondo, scomparso nel 1996. Scopo della fondazione è sostenere e promuovere l’arte, la cultura, l’istruzione. Questo nuovo centro culturale vuole essere un dono alla città e all’intera Grecia. Uno spazio in cui non vengono celebrati i soldi o il potere, ma la bellezza. Uno spazio di scoperta, di confronto e di contemplazione, uno spazio in cui poter tutelare e promuovere cultura e conoscenza, prima di tutto attraverso le due istituzioni ospitate:

  • la Greek National Opera, con un teatro principale di 33.000 mq e una capienza di 1.400 spettatori e un teatro di sperimentazione che può accogliere circa 400 spettatori;
  • la Biblioteca Nazionale con un’area di 24.000 mq dove saranno conservati 750.000 volumi.

IL PROGETTO

Il progetto del Centro è rivoluzionario, una vera sfida architettonica e ingegneristica firmata da Renzo Piano e realizzata dall’azienda italiana Salini Impregilo.

I numeri del progetto raccontano la sua stessa grandiosità, riportiamo qui di seguito alcuni dei più significativi:

  • un investimento di 596 milioni di euro;
  • un’area complessiva di 23 ettari;
  • 8 anni di lavoro di cui 4 in cantiere.

Tra i tanti aspetti affascinanti di quest’opera c’è il suo profondo legame con Atene, con la sua storia, le sue bellezze. Un legame dichiarato attraverso numerose scelte come:

  • la decisione di offrire ai visitatori una vista mozzafiato sul mare, attraverso la realizzazione di una collina artificiale che culmina nella struttura vera e propria del Centro;
  • la realizzazione di un parco di 170.000 mq: tributo maestoso alla generosa vegetazione mediterranea, con 1.500 alberi e 200.000 arbusti;
  • la creazione di un’area di condivisione e relax, sempre accessibile, battezzata Agorà;
  • l’uso di materiali del luogo, come ad esempio il marmo Dionysos, tipico della zona di Atene;
  • la realizzazione di ampie vetrate che offrono una splendida vista sulla città e sul mare.

Il risultato finale è davvero sorprendente e ripaga tutti gli sforzi compiuti. Dopo anni di lavoro, il centro è stato inaugurato con quattro intensi giorni di performance artistiche, visite guidate ed eventi offerti gratuitamente ai tantissimi visitatori, dal 23 al 26 giugno 2016.

IL SOLAR CANOPY: IL CAPOLAVORO SIMBOLO DEL NUOVO CENTRO STAVROS NIARCHOS

L’idea di Renzo Piano era di avere un elemento sovrastante la struttura, quasi sospeso nell’aria. Un’intuizione che si è concretizzata nel Canopy: un tetto monumentale di 10.000 mq, dalle linee eleganti, che offre riparo dal sole e un punto panoramico mozzafiato.

Come spiega Giovanni Botteon di Salini Impregilo: “accettare la sfida di fare questo Canopy come Renzo Piano l’aveva concepito è stata l’arma vincente per aggiudicarsi il progetto che molti avevano considerato irrealizzabile”.

Il Solar Canopy in effetti è un’opera unica nel suo genere, una vera sfida architettonica e ingegneristica che ha richiesto una progettazione avanzatissima e coinvolto tante maestranze e aziende d’eccellenza, tra queste, il Gruppo Cavatorta.

Il Canopy pesa 3.500 tonnellate ed è sostenuto da 30 sottili colonne di acciaio. La sua struttura è costituita da:

  • un cuore di rete elettrosaldata in acciaio firmata Cavatorta, leggera, elastica e resistente;
  • un avanzato sistema di ammortizzatori che consente alla struttura di muoversi in relazione al vento, alle sollecitazioni sismiche e alle dilatazioni termiche;
  • un sottile guscio di ferrocemento. Quest’ultimo appare nella parte inferiore, bianco e lucido per andare incontro alla richiesta espressa da Renzo Piano di vederlo “brillare come il cofano di una cadillac”. Mentre nella parte superiore è rivestito da 5.560 pannelli fotovoltaici capaci di generare fino a 1,5 megawatt di energia che assicurano al Centro quasi la completa autonomia energetica durante il suo orario di apertura.

IL CONTRIBUTO OFFERTO DA CAVATORTA NELLA REALIZZAZIONE DEL SOLAR CANOPY

Il Gruppo Cavatorta ha fornito per la realizzazione del Solar Canopy 195.000 metri quadri di rete metallica elettrosaldata, caratterizzata da 63 diverse tipologie di taglio, studiate e realizzate per andare incontro alle specifiche esigenze dei progettisti.

Come sottolineato da Makis Siderakis (Project manager del Canopy per la JV Salini Impregilo – Terna), uno dei grandi problemi affrontati durante la realizzazione del Canopy è stata la sua composizione a partire da sezioni molto piccole: nel complesso 700 pannelli di circa 7 metri per 3,5 ciascuno. Ogni pannello inoltre possiede una specifica curvatura che lo rende unico e posizionabile solo in un punto prestabilito del Canopy stesso, come in una sorta di gigantesco puzzle.

L’armatura interna di ogni singola sezione è costituita da otto differenti strati di rete elettrosaldata ad elevata resistenza. Le caratteristiche strutturali del Canopy hanno richiesto un montaggio manuale delle nostre reti metalliche per ognuno dei pannelli. Un lavoro di altissimo artigianato che ha impegnato circa 300 persone per oltre sei mesi e che testimonia l’eccellenza delle maestranze e dei progettisti coinvolti nella realizzazione del Canopy.

Scendendo più in dettaglio, la rete elettrosaldata a basso carbonio fornita dal Gruppo Cavatorta per il Canopy è stata realizzata in filo lucido con proprietà di allungamento del 5% e una resistenza media di 500 newton per millimetro quadro: il perfetto punto di equilibrio tra tenacità ed elasticità dell’acciaio, caratteristiche essenziali per la riuscita del progetto. Per quanto riguarda le dimensioni delle maglie, la più piccola è di 10×10 mm, mentre la più grande di 50×50 mm: un fittissimo ricamo di acciaio realizzato da Cavatorta per rispondere al meglio alle esigenze della committenza.

Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questo maestoso progetto e ci auguriamo davvero che la vita di questo Centro possa segnare l’inizio di un percorso di rinascita per la Grecia.

Immagine di copertina
Moreno Maggi by Salini – Impregilo

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