Agricoltura in Italia
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PAC 2014-2020: le nuove opportunità per gli agricoltori italiani

La Politica Agricola Comune 2014-2020 rappresenta una grande opportunità per l’agricoltura tricolore, in particolare per i giovani agricoltori e per chi si appresta ad avviare un’attività agricola. Nei prossimi sette anni, infatti, le aziende agricole del nostro paese potranno fare affidamento su ben 52 miliardi di euro tra Primo e Secondo Pilastro, così ripartiti: 27 miliardi circa destinati ai pagamenti diretti, quasi 21 per lo sviluppo rurale e 4 circa diretti agli interventi di mercato.

Tra le modifiche introdotte dalla nuova PAC a partire dal 1 gennaio 2015, va ricordata innanzitutto quella relativa ai pagamenti diretti, d’ora in poi divisi in: pagamento di base, per un valore del 58% del massimale nazionale, pagamento ecologico (greening) con una quota del 30%, pagamenti accoppiati per produzioni strategiche (11%), aiuti per i giovani agricoltori (1%) e per i piccoli agricoltori (quest’ultimo caso non assorbe una quota del massimale nazionale poiché si tratta di un regime semplificato che sostituisce le altre tipologie di pagamenti).

I destinatari

Agli aiuti in questione potrà accedere soltanto la figura dell’agricoltore attivo, ovvero un lavoratore iscritto all’Inps in qualità di coltivatore diretto oppure un imprenditore agricolo professionale, un colono o mezzadro, o ancora un lavoratore in possesso di partita Iva in campo agricolo con relativa dichiarazione annuale a partire dal 2016.

Sono stati inoltre individuati una serie di soggetti che non possono accedere ai pagamenti diretti. Tra questi troviamo le persone fisiche o giuridiche e le associazioni di esse che risultano avere in gestione servizi ferroviari, aeroporti, terreni sportivi, servizi immobiliari e aree ricreative permanenti. L’esclusione riguarda anche le imprese assicurative, gli intermediari bancari, finanziari e di commercio e la Pubblica Amministrazione, ad eccezione di quegli Enti che hanno la formazione agricola tra i compiti istituzionali.

L’Italia ha scelto di estendere il diritto ad ottenere nuovi titoli all’aiuto, oltre agli agricoltori attivi nel 2015 e abilitati a ricevere pagamenti diretti in relazione alla domanda unica del 2013, anche agli agricoltori che nel 2013 hanno coltivato vigneti, frutteti, ortaggi, patate o piante ornamentali e agli agricoltori che hanno ottenuto titoli della riserva nazionale durante il 2014. Inoltre l’assegnazione di titoli della riserva nazionale verrà gestita nel corso del 2015 con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani agricoltori. Tutto questo con l’obiettivo di assegnare titoli agli agricoltori che rispettano i requisiti necessari per usufruire degli aiuti previsti dalla nuova PAC, ma che allo stato attuale non sono in possesso di titoli.

Soglie di accesso

Sono state poi previste due soglie minime: la prima impedirà di percepire gli aiuti alle aziende che nel biennio 2015-16 avranno diritto ad un importo inferiore ai 250 euro e nel 2017 sotto la soglia dei 300 euro. Inoltre, le aziende che abbiano a disposizione superfici agricole sotto i 5mila metri quadrati non potranno fissare i titoli nel 2015.

Allo stesso tempo va fatto presente che le aziende che non raggiungono i 250 euro di aiuti nel 2015, potrebbero comunque superarli nel corso del secondo anno e che al fine di superare la soglia di sbarramento relativa alla superficie agricola è possibile dare vita a società cooperative o altre forme riguardanti la sola superficie.

In base ai criteri ricordati, la Cia nazionale ha provveduto a elaborare una stima preliminare riguardante il numero delle aziende italiane che potranno accedere agli aiuti previsti, nel corso del 2015. Sotto la soglia dei 250 euro rimarranno 246.876 aziende, mentre 551.971 si troveranno nella fascia di aiuti 250 – 1.250 euro, infine 277.348 aziende potranno godere di aiuti compresi tra i 1.250 e i 5.000 euro.

Modalità di accesso

Per accedere agli aiuti previsti nell’ambito della nuova PAC è necessario presentare la Domanda Unica che dovrà comprendere la dichiarazione relativa all’intera superficie dell’azienda e il fascicolo aziendale regolarmente costituito. È di pochi giorni fa la notizia che il Commissario europeo Phil Hogan ha concesso una proroga per la presentazione della Domanda Unica, posticipando i termini dal 15 maggio al 15 giugno 2015.

Fonti

Francesco Tropea, PAC 2014-2020: l’applicazione dei pagamenti diretti
Fabrizio De Filippis, La nuova PAC 2014-2020. Un’analisi delle proposte della Commissione
Redazione Saperefood.it, Nuova PAC, istruzioni per l’uso

Foto di copertina

bass-nroll, Verso sera, su Flickr CC.

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