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Aura: la nuova sorprendente opera di Tresoldi

Aura, la nuova opera di Edoardo Tresoldi, omaggia lo stile immortale del Rinascimento e del Neoclassicismo italiani e interpreta le rovine architettoniche quali testimoni maestose del trascorrere del tempo. Ancora una volta, le reti elettrosaldate Cavatorta sono protagoniste dell’opera.

Alla scoperta di Aura

All’origine di quest’opera troviamo una riflessione profonda sul concetto di aura, descritta da Walter Benjamin quale singolare intreccio di spazio e tempo: apparizione irripetibile di una lontananza. In questa visione le opere architettoniche del passato custodiscono l’essenza stessa dell’aura e la offrono all’osservatore capace di coglierla. L’opera di Tresoldi evoca proprio questo patrimonio nascosto, incantando lo sguardo dei visitatori.

Aura si sviluppa attraverso due maestose cupole alte otto metri, in aperto dialogo: quasi identiche nella forma, ma diverse per materiali e presenza, una in rete metallica, una in lamiera ondulata.

Citando il comunicato stampa che presenta l’opera:
L’opera in rete metallica si riferisce all’anima della forma, all’eterea dimensione di un altro mondo. La sua estetica sottrattiva, espressa attraverso la leggerezza e l’evocazione dell’assenza, richiama lo spiritualismo del nulla, la nostalgia per ciò che è sparito.
Quella in lamiera ondulata è, invece, un relitto organico, un guscio vuoto. Come un nido abbandonato, testimonia una vita volata altrove; si riferisce alla dimensione terrena, e racconta lo scorrere del tempo. Assaltata dall’erosione degli eventi, rappresenta il ritorno dell’architettura alla natura, ponendosi come elegia della caducità della materia.

Aura è parte dell’intero DNA dell’architettura: ne ricompone l’identità attraverso un processo di decostruzione.
[…] Le due opere sono, nelle parole dell’artista “come relitti esposti in un museo di storia naturale del 18simo secolo. Osservandoli, i visitatori ripercorrono la storia dell’architettura attraverso i suoi componenti.”

L’installazione di Aura a Le Bon Marché a Parigi

Aura ha fatto la sua prima apparizione a Parigi: dal 6 settembre al 22 ottobre 2017, nelle eleganti hall del Le Bon Marché, prestigioso centro commerciale fondato nel 1838 e divenuto negli ultimi anni anche spazio espositivo di prim’ordine con allestimenti firmati da artisti del calibro di Tadao Ando e Ai Weiwei, solo per citarne alcuni.

Nell’allestimento parigino le due strutture sono state agganciate ai grandiosi soffitti in vetro progettati da Gustave Eiffel, offrendosi quali relitti sospesi nel tempo e nello spazio, maestosi nella loro caducità e bellezza.

Aura e Control per la Elton John AIDS Foundation

A dicembre Aura è stata scelta da Elton John e dalla sua AIDS Foundation quale scenografia d’eccellenza per Club Love: evento di beneficenza e raccolta fondi destinati alla ricerca e alla lotta contro l’AIDS. A condurre la serata Graham Norton, volto della BBC, in compagnia dell’artista Sam Smith; in platea il meglio della società londinese.

Durante la serata Aura è stata affiancata da Control: la prima opera di Tresoldi nella quale la sua ricerca sulla non materia ha trovato espressione. Quest’opera è stata presentata per la prima volta nel 2015 nell’ambito della mostra Animal, a Londra: otto spazi tematici creati per invitare a riflettere sul mondo animale e sullo spasmodico tentativo dell’uomo di controllare la natura. Proprio in quest’ottica, Control evoca la grazia e la bellezza ipnotizzante del volo degli uccelli quale inno alla libertà e alla grandezza assolutamente imprevedibile della natura.

Le reti Cavatorta protagoniste di Aura

Cavatorta collabora con Edoardo Tresoldi fin dai suoi esordi. L’artista ha utilizzato le reti metalliche Cavatorta anche per la realizzazione di Aura, nello specifico Esafort: una rete elettrosaldata in acciaio zincato caratterizzata da grande resistenza e al contempo malleabilità. Due requisiti indispensabili per plasmare la maestosa cupola protagonista dell’opera attraverso un sapiente lavoro di piegature e saldature.

Tra le principali caratteristiche di Esafort troviamo:

  • eccezionale resistenza alla corrosione ottenuta grazie ad una copertura in zinco omogenea, uniforme e caratterizzata da uno spessore considerevolmente più elevato rispetto a quello minimo previsto dalle norme europee;
  • alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche grazie al perfetto ancoraggio del rivestimento protettivo di zinco, tale da evitare ogni rischio di screpolatura anche nel caso di piegature di 180°;
  • perfezione geometrica delle maglie espressa attraverso omogeneità di dimensioni e forme.

Fonti e risorse
Sito ufficiale di Edoardo Tresoldi
Le Bon Marché – Intervista a Edoardo Tresoldi
Servizio TG1 su Club Love

Foto
Le foto di Aura sono state realizzate da Roberto Conte.
Le foto di Control sono state realizzate da The Blind Eye Factory.

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