La Politica Agricola Comune (PAC) è un piano di finanziamenti e incentivi a sostegno dello sviluppo agricolo degli Stati Membri, finalizzato a incrementare la produttività agricola, assicurare agli agricoltori introiti equi, garantire la sicurezza degli approvvigionamenti a beneficio dei consumatori.
Rispetto ad altri settori produttivi, infatti, l’agricoltura necessita di specifiche attenzioni da parte dell’UE dato che:
- dipende dall’andamento del clima;
- in media il reddito degli agricoltori è inferiore di circa il 40% rispetto ai redditi non provenienti dall’agricoltura, nonostante la centralità del settore;
- la produzione alimentare richiede tempo per soddisfare la domanda dei consumatori.
Per sostenere un settore così importante, messo a dura prova da mercati incerti e fattori climatici e ambientali, la PAC agisce in diversi modi:
- sostiene gli agricoltori con pagamenti diretti e premia chi opera nel rispetto dell’ambiente;
- adotta misure di mercato per fronteggiare criticità quali il calo della domanda o il ribasso dei prezzi relativi alle materie prime;
- finanzia progetti di sviluppo agricolo nei vari stati dell’UE per la riqualificazione di specifiche zone rurali.
PAC dopo il 2020: l’UE investe su sostegno mirato, tutela dell’ambiente e sviluppo delle aree rurali
Il 1° giugno 2018 la Commissione Europea ha portato all’attenzione di tutti gli Stati Membri una serie di proposte per la Politica Agricola Comune oltre il 2020. L’obiettivo è sempre quello di sostenere gli agricoltori, ma con maggiore efficienza rispetto al passato dato che nuovi elementi come ricambio generazionale, cambiamenti climatici e conflitti commerciali hanno radicalmente modificato la gestione del settore agricolo.
Sostegno mirato
Per il periodo 2021-2027 la Commissione ha proposto una riduzione del 5% sui finanziamenti destinati alla PAC tenendo conto dei minori contributi dovuti alla Brexit e quindi di una futura Unione Europea costituita da 27 stati. Malgrado questa contrazione, il sostegno agli agricoltori mantiene la sua centralità nella politica agricola comune. Nello specifico, i pagamenti diretti di base saranno sempre proporzionali alle dimensioni in ettari dell’azienda agricola, ma verrà data priorità alle aziende agricole di piccole e medie dimensioni e ai giovani agricoltori che vogliono avviare un’attività in proprio.
Tutela dell’ambiente
Gli agricoltori svolgono un ruolo cruciale nella salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e nel contrastare i cambiamenti climatici in corso. Per questo la Commissione ha imposto alcuni vincoli finalizzati alla tutela dei territori:
- tutela dei suoli ricchi di carbonio per la protezione delle zone umide e delle torbiere;
- uno strumento obbligatorio di gestione dei nutrienti per migliorare la qualità dell’acqua e ridurre i livelli di ammoniaca e di protossido di azoto;
- rotazione delle colture al posto della diversificazione.
La Commissione prevede inoltre delle ricompense extra per gli agricoltori che si impegnano maggiormente per tutelare il clima e l’ambiente.
Sviluppo delle aree rurali
Per agevolare e rendere sempre più efficiente e produttivo il lavoro degli agricoltori la PAC propone di:
- agevolare lo sviluppo di nuove attività agricole aiutando i giovani agricoltori con un lavoro di tutoraggio da parte di coltivatori anziani;
- aiutare i paesi dell’UE ad investire maggiormente a livello nazionale nel settore agricolo introducendo norme più flessibili a livello fiscale;
- stabilire requisiti più severi riguardo a qualità e sicurezza alimentare, ad esempio concedendo finanziamenti agli agricoltori che rispettano le norme sulla riduzione dell’uso di antibiotici e pesticidi.
FONTI
- https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/future-cap_it
- https://www.consilium.europa.eu/it/policies/cap-future-2020/
- http://euroinnovazione.eu/la-politica-agricola-comune-pac-avra-un-futuro-dopo-il-2020/