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I principali aiuti alle imprese previsti dal Decreto Rilancio

La diffusione di Covid-19 in Italia ha prodotto non soltanto una difficilissima emergenza sanitaria, ma anche enormi danni economici. Qui raccogliamo i principali aiuti alle imprese previsti dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020), entrato in vigore il 19 maggio.

Decreto Rilancio: i crediti d’imposta più importanti

Il D.L. 34/2020 contiene numerosi crediti d’imposta pensati per aiutare le aziende in questo momento così difficile. Alcuni crediti sono validi per ogni tipologia d’impresa mentre altri sono riservati ad attività specifiche, come ad esempio quelle che lavorano al pubblico.

Qui elenchiamo i crediti d’imposta più importanti contenuti nel decreto Rilancio.

Credito d’imposta per canoni di locazione di immobili ad uso non abitativo

È previsto un credito d’imposta per canoni di locazione, leasing e concessione di immobili ad uso non abitativo ovvero perquelli destinati ad attività industriali, commerciali, artigianali, agricole, di interesse turistico, di esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, di svolgimento dell’attività istituzionale per gli enti non commerciali.
Il credito d’imposta è pari:

  • al 60% del canone mensile versato nei mesi di marzo, aprile, maggio 2020 per contratti di locazione, leasing e concessioni di immobili;
  • al 30% del canone mensile versato nei mesi di marzo, aprile, maggio 2020 per contratti di servizi o di affitto di azienda.

Credito d’imposta per adeguamento degli ambienti di lavoro

Per contrastare la diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro il Governo ha previsto nel decreto Rilancio un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 (per un valore massimo di 80.000 euro) per interventi necessari all’adeguamento e all’organizzazione degli ambienti di lavoro secondo quanto richiesto dalle prescrizioni sanitarie. Rientrano in questo credito d’imposta gli interventi edilizi come l’adeguamento di mense e spogliatoi, la realizzazione di nuovi ingressi e spazi comuni e l’acquisto di arredi di sicurezza.

A chi spetta
Possono beneficiarne tutte le attività che esercitano in luoghi aperti al pubblico (l’elenco completo si trova nell’allegato 1 dell’articolo 120 del decreto).

Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione

È contemplato un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 (per un importo massimo di 60.000 euro) per gli interventi di sanificazione degli ambienti, acquisto di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali protettivi, visiere, tute protettive), acquisto di dispositivi di sicurezza (termometri, termoscanner), acquisto di dispositivi per il distanziamento sociale (barriere, pannelli protettivi), acquisto di detergenti e disinfettanti.

Esclusione dei versamenti IRAP

Il Decreto Rilancio prevede il taglio automatico dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per il 2020 per i contribuenti che nel periodo d’imposta precedente abbiano avuto ricavi non superiori a 250 milioni di euro. Più precisamente tali contribuenti sono esclusi dall’obbligo del versamento del saldo IRAP 2019 e della prima rata dell’acconto 2020.

Agevolazioni per il rafforzamento patrimoniale delle società

Le società di capitali i cui ricavi del 2019 sono compresi tra 5 e 50 milioni di euro e che nel periodo che va dal 1° marzo al 30 aprile 2020 abbiano subito una riduzione di ricavi di oltre il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa dell’emergenza causata dal Covid-19 possono usufruire di alcune agevolazioni se decidono di effettuare un aumento di capitale entro il 31 dicembre 2020.

In particolare:

  • ai soci che effettuano il versamento per l’aumento del capitale sociale (l’ammontare massimo agevolabile è di 2 milioni di euro mentre l’aumento di capitale minimo è di 250mila euro) spetta un credito d’imposta pari al 20% da utilizzare in compensazione dal 2021;
  • la società potrà usufruire di un credito d’imposta (utilizzabile dal 2021) calcolato sulla base delle perdite che la società avrà durante l’anno 2020 e l’ammontare dell’aumento di capitale effettuato.

Contributi a fondo perduto

Tra i provvedimenti presenti nel decreto Rilancio per aiutare le piccole e medie imprese e gli autonomi colpiti dal Coronavirus, il Governo ha previsto dei contributi a fondo perduto, ossia delle agevolazioni economiche erogate direttamente alle attività e che non prevedono alcun tipo di rimborso.

A chi spettano
Questi aiuti sono rivolti agli esercenti di attività di impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario e titolari di partita IVA, purché i ricavi non superino i 5 milioni di euro nel precedente periodo d’imposta e che ci siano delle effettive riduzioni di fatturato. Più nello specifico, il fatturato di aprile 2020 deve essere inferiore ai 2/3 del fatturato del mese di aprile 2019.

Il contributo erogato viene calcolato applicando una specifica percentuale alla differenza tra il valore del fatturato di aprile 2020 e quello di aprile 2019.

Più nello specifico:

  • 20% per chi ha avuto ricavi non superiori a 400mila euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
  • 15% per chi ha avuto ricavi superiori a 400mila euro, ma inferiori a 1 milione di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso;
  • 10% per chi ha avuto ricavi superiori a 1 milione di euro, ma inferiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso.

Come richiederli
Per ottenere i contributi a fondo perduto è necessario presentare domanda digitale all’Agenzia delle Entrate autocertificando di soddisfare i requisiti richiesti. I beneficiari poi potranno presentare la richiesta accompagnata da autocertificazione di regolarità antimafia e in seguito il contributo verrà erogato direttamente sul conto corrente bancario o postale del richiedente.

Questo articolo ha il solo obiettivo di offrire una panoramica di alcune tra le più significative misure adottate dal Governo in questa fase a supporto delle aziende. Ogni azienda dovrà poi approfondire con il proprio commercialista o consulente di riferimento le soluzioni più corrette per la propria situazione. Cavatorta si solleva da qualsiasi azione di responsabilità nell’applicazione delle norme riportate.

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