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Guida ai fondi del PNRR dedicati agli impianti agrivoltaici, con un focus sulle recinzioni

Con il Decreto Dipartimentale n.251 del 31 maggio 2024 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha approvato l’aggiornamento dei requisiti per l’accesso ai fondi del PNRR destinati alla realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale.

Obiettivo finale della manovra è la realizzazione di impianti con una capacità complessiva di circa 1 GW e una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno, entro giugno 2026.

Secondo le linee guida stilate dal MASE, tali impianti sono sistemi ibridi agricoltura-energia che integrano, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate, le attività agricole e di pastorizia con la produzione di energia rinnovabile fotovoltaica adottando congiuntamente:

  • moduli fotovoltaici elevati da terra il cui assetto sostenga e favorisca l’attività agricola in termini di luce/ombra e spazi;
  • sistemi di monitoraggio per tenere sotto controllo l’impatto della struttura fotovoltaica sulle colture e verificare il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.

Caratteristiche degli impianti agrivoltaici

Gli impianti agrivoltaici che beneficiano degli incentivi (secondo quanto riportato nell’allegato 2 del DM Agrivoltaico) rispettano le seguenti caratteristiche:

  • la superficie minima destinata all’attività agricola deve essere pari almeno al 70% della superficie totale di tutto il sistema agrivoltaico;
  • l’altezza minima dei moduli fotovoltaici rispetto al suolo deve garantire la continuazione dell’attività agricola e pastorale;
  • la produzione elettrica dell’impianto agrivoltaico avanzato non è inferiore al 60% di quella di un impianto fotovoltaico di riferimento;
  • sul terreno in cui viene installato il sistema agrivoltaico deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale.

Le spese ammissibili

Tra le voci di spesa, nel limite del costo massimo ammissibile, rientrano:

  • realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati;
  • fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  • attrezzature per il sistema di monitoraggio;
  • opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  • indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera.

Tra le spese coperte dai fondi rientrano anche i materiali ed i costi di installazione delle recinzioni necessarie per la delimitazione e la messa in sicurezza dei terreni deputati alla realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati.

Per conoscere in dettaglio tutte le spese ammissibili invitiamo a consultare il testo del decreto tenendo presente quanto indicato all’articolo 11.4: “tutte le spese ammissibili devono essere comprovate con pagamenti effettuati tramite bonifico bancario. Sono ammesse solo le spese quietanziate entro la data di entrata in esercizio dell’impianto e comunque non oltre il 30 giugno 2026”.

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