Sono passati più di cinque secoli dalla pubblicazione della Hypnerotomachia Poliphili, un enigmatico romanzo edito nel 1499 da Aldo Manuzio, impreziosito da xilografie straordinarie che lo hanno consacrato come uno dei più bei libri della storia della stampa. Una narrazione labirintica, visionaria, che racconta il viaggio onirico di Polifilo alla ricerca di Polia, la sua amata.
Questo viaggio è un percorso iniziatico dell’anima che raggiunge la Sapienza attraverso la conoscenza dell’Amore, attraversando rovine, architetture fantastiche e giardini allegorici. Oggi, quel mondo sospeso tra sogno e simbolo rivive nel cuore della Loira, grazie all’installazione Le Jardin des Songes, presentata all’edizione 2025 del Festival International des Jardins di Chaumont-sur-Loire.

A firmare questa opera immersiva e poetica sono Daniela Capaccioli, artista italiana, e Thierry Huau, architetto paesaggista e scenografo francese. Insieme, hanno dato vita a un giardino narrativo in cui arte e natura si intrecciano come in un sogno allegorico.
Nel cuore di un bosco contemporaneo, Le Jardin des Songes si apre come un racconto iniziatico. Un percorso sospeso nel tempo, animato da creature ibride realizzate in rete metallica, capaci di evocare miti e simboli, immerse in una scenografia viva e mutevole, dove ogni elemento dialoga con il paesaggio.


Il cuore del giardino è uno specchio d’acqua, metafora del passaggio e della rinascita. Intorno, figure diafane emergono dalla vegetazione: ninfe alate, insetti-radice e uccelli-epifiti, esseri onirici, scolpiti nella trasparenza della rete, che sembrano fluttuare tra la materia e l’invisibile.
Protagonista silenziosa di quest’opera è ancora una volta la rete Cavatorta. Scelta da Capaccioli come medium scultoreo, la rete metallica si trasforma in pelle sottile, struttura leggera e al tempo stesso solida, capace di incarnare la fragilità e la forza della sua visione artistica.

La collaborazione tra Cavatorta e Daniela Capaccioli è ormai consolidata, fondata su una comune ricerca di bellezza, armonia e innovazione tecnica. Con Le Jardin des Songes, a questo sodalizio si aggiunge la sensibilità paesaggistica e scenografica di Thierry Huau, rendendo il progetto ancora più potente nella sua capacità di evocazione e racconto.
Gli artisti
Thierry Huau è architetto paesaggista diplomato presso l’École Nationale Supérieure de Versailles, urbanista ed etnobotanico. Dirige progetti internazionali che coniugano tutela del patrimonio, sostenibilità ambientale e rigenerazione territoriale. Fondatore dell’Atelier Thierry Huau a Giverny, porta avanti una visione scenografica del paesaggio, sviluppando installazioni e progetti culturali a livello internazionale. È anche ideatore dell’associazione Berceau des Nymphéas, dedicata alla valorizzazione del patrimonio rurale attraverso l’arte e il turismo sostenibile.
Daniela Capaccioli, artista formata all’Accademia di Brera in scenografia, lavora con la rete metallica per creare sculture che sembrano respirare con il paesaggio. Le sue opere, esposte in importanti spazi verdi pubblici in Francia e in Italia, trasformano il materiale industriale in poesia visiva, innescando un dialogo sensibile tra arte, natura e mito. Con la sua estetica eterea e la sua tecnica raffinata, Capaccioli invita lo spettatore a contemplare l’invisibile e a riscoprire la meraviglia nei dettagli del mondo naturale.



Foto
- © Eric Sander / Domaine de Chaumont-sur-Loire
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- Thierry Huau