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Recinzioni agricole: aggiornamenti normativi

Delimitare il perimetro delle aree agricole con delle recinzioni è una pratica fondamentale per sancire i confini di proprietà, proteggere le coltivazioni ed evitare la possibile incursione di animali selvatici.

In questo articolo vediamo le caratteristiche peculiari di questa tipologia di recinzioni e le normative aggiornate che le riguardano.

Recinzioni agricole: gli elementi da valutare in fase progettuale

Per recintare adeguatamente un terreno agricolo è necessario valutare alcuni aspetti, in particolare:

  • le tipologie di animali presenti nella zona, in modo da calibrare la scelta della recinzione in base alla loro taglia e ai loro comportamenti;
  • le caratteristiche morfologiche del terreno e in particolare pendenze ed irregolarità;
  • il clima per stabilire il grado di umidità e l’intensità degli agenti atmosferici;
  • i vincoli ambientali e paesaggistici in particolare quando diventa necessario costruire muri di cinta che possono impattare a livello visivo sull’area deputata alla recinzione. Per questa tipologia di interventi, infatti, bisogna assicurarsi di non violare nessun vincolo rivolgendosi agli enti preposti e, se necessario, richiedere gli opportuni permessi prima di procedere con l’intervento di recinzione.

Le normative che regolano le recinzioni agricole

A seconda dei materiali utilizzati, della struttura, delle dimensioni e della necessità di ricorrere a dei muri di cinta, l’intervento potrebbe aver bisogno di particolari concessioni. In ogni caso è necessario valutare il singolo caso. Questo perché il Testo Unico Edilizia D.P.R. 380/01 non individua tutte le possibili situazioni che si possono presentare, pertanto sono le Regioni gli enti preposti a valutare gli interventi sul territorio di loro competenza e a dover stabilire quali di essi ricadono in edilizia libera.

Alla luce delle numerose sentenze in materia emesse dai tribunali italiani possiamo affermare che l’installazione di una nuova recinzione necessita di permessi dedicati se:

Per un quadro esaustivo delle normative vigenti vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento: La recinzione di un terreno agricolo: normative e opportunità

Nuove normative relative alle recinzioni agricole

Secondo le NTC-2018 (Norme Tecniche per le Costruzioni) del 17 gennaio 2018, e più precisamente al Paragrafo 6.5, i muri di cinta costituiti da una struttura più complessa e da fondazione, vengono classificati come opera di sostegno, ossia “costruzioni e interventi atti a sostenere in sicurezza un corpo di terreno o di materiale con comportamento simile”. In particolare:

  • muri, per i quali la funzione di sostegno è affidata al peso proprio del muro e a quello del terreno direttamente agente su di esso (ad esempio muri a gravità, muri a mensola, muri a contrafforti);
  • paratie, per le quali la funzione di sostegno è assicurata principalmente dalla resistenza del volume di terreno posto innanzi l’opera e da eventuali ancoraggi e puntoni;
  • strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento.

In presenza di azioni sismiche, oltre a quanto previsto nel presente paragrafo, le opere di sostegno devono rispettare i criteri di verifica di cui al successivo punto 7.11.6.

Sempre secondo la normativa:

La scelta del tipo di opera di sostegno deve essere effettuata in base alle dimensioni e alle esigenze di funzionamento dell’opera, alle caratteristiche meccaniche dei terreni in sede e di riporto, al regime delle pressioni interstiziali, all’interazione con i manufatti circostanti, alle condizioni generali di stabilità del sito.

Deve inoltre tener conto dell’incidenza sulla sicurezza di dispositivi complementari (quali rinforzi, drenaggi, tiranti e ancoraggi) e delle fasi costruttive.

Con il Decreto 9 marzo 2023 del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono poi state introdotte alcune modifiche ed integrazioni al decreto del 17 gennaio 2018 (NTC). Tra le modifiche cambia il periodo di riferimento entro il quale è possibile applicare le previgenti norme tecniche che passa da cinque a sette anni.

Per tutte le altre modifiche e integrazioni rimandiamo al testo pubblicato in Gazzetta.

Soluzioni Cavatorta per la recinzione di terreni agricoli

Cavatorta ha messo a punto soluzioni specifiche per delimitare e proteggere le aree agricole in relazione a diverse tipologie di esigenze.

In particolare sono due i sistemi studiati per le aree agricole:

  • Sistema D-Fence: un sistema di recinzione anti scavo e anti scavalcamento progettato per proteggere aree agricole e allevamenti dalle incursioni di animali selvatici di piccola, media e grossa taglia, lupi e canidi.
  • Sistema Rexipal: un sistema progettato per la recinzione di grandi aree che si adatta alle diverse tipologie morfologiche del terreno, anche quelle più difficili. Può essere installato facilmente senza particolari attrezzature direttamente nel terreno diventando un tutt’uno con esso.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare le schede tecniche presenti in Catalogo.

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